The adventures of an exchange student

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lunedì 8 ottobre 2012

New Orleans Arena, Red Hot Chili Peppers concert

-9, -8, -7, -6, -5, -4... e poi...


Ci siamo. Il 4 ottobre è finalmente arrivato. 
Questa mattina mi sono svegliata con la consapevolezza che sarebbe stato un gran giorno. E salendo in macchina Shelby me lo ricorda. 
Arrivata a scuola, incontro Connor per i corridoi con un sorriso da un orecchio all'altro, mentre grido: it's today!
Giuro, le ore non passavano più, sembravano più lunghe del solito. E poi la campanella è suonata, quella di fine scuola. 
Torniamo a casa, mi faccio la doccia, finisco i miei compiti e poi saliamo in macchina. Rachel alla guida. Passiamo a prendere Sofia e poi dirette verso New Orleans. 
Arriviamo un po' dopo l'orario di inizio prestabilito, come sempre, facendo innervosire i ragazzi, dato che avevamo i loro biglietti. Ma non ci siamo persi niente, l'opening band aveva appena iniziato a suonare, tra l'altro niente male. Ci avviciniamo all'entrata, e non posso fare a meno di notare che la WWE Elimination Chamber arriverà a febbraio, e noi ci stiamo già pensando. Superiamo i controlli di sicurezza, trovo la mia sezione e Matt. Saluto gli altri e ci diamo appuntamento dopo, si perchè i posti non erano tutti attaccati, ma sparsi  un po' a gruppetti per tutta l'arena. 
L'opening band smette di suonare, altra lunghissima attesa prima che inizi il concerto vero e proprio. Mi siedo e metto comodamente i piedi sulla poltrona di quello davanti, e aspetto. Poi si spengono le luci. Sul palco entrano Flea, Josh, Chad e tutti gli altri, accompagnati da un mega applauso. Si parte, intro e poi Anthony Kiedis è sul palco. "Monarchy of roses" in apertura, seguita da "Dani California" e così via. Alternano vecchi classici a pezzi nuovi. Durante il concerto non potevi stare fermo, non ci riuscivo. Scuotevo la testa, muovevo le dita a tempo, battevo i piedi e cantavo. Matt mi ha definita come: she was freakin' out! Poi arriva il pezzo tanto atteso da tutta l'arena, "Under the bridge", seguito da una standing ovation. Suonano per circa due ore, poi se ne vanno dal palco senza aver suonato "Higher ground", facendo crederci che il concerto fosse finito. Tornano, la suonano e a questo punto ci alziamo tutti in piedi. Concludono poi con "Give it away" e con il classico lancio delle bacchette.
Fantastico. L'energia di Flea, gli assoli di Josh, le pazzie di Chad, eravamo tutti esaltati.
Usciamo, ritroviamo gli altri e poi tutti diretti a casa. Nel tornare al parcheggio, dei ragazzi avevano il Cd dei Red Hot Chili Peppers e stavano ascoltando "Snow", che non avevano suonato. Iniziamo a ballare e a cantare con loro, prima di riuscire finalmente a uscire dal parcheggio. La macchina dietro di noi stava ascoltando "Hotel California", degli Eagles. Usciamo tutte e quattro con la testa dal finestrino e iniziamo a cantarla con loro, con segni di approvazione e mega risate. Poi cantano/urlano con noi, così fino all'uscita del parcheggio. Questi americani sono fantastici!

Rossella

In viaggio verso New Orleans, rifornimento gas




le foto abusive del concerto, scattate con un cellulare





2 commenti:

  1. Rossella la Louisiana ti calza proprio a pennello, sembra ( dai tuoi post) la tua patria mancata :)

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