The adventures of an exchange student

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lunedì 27 maggio 2013

Road Trip: Panama City, Florida

Giovedì è stato l'ultimo giorno di scuola, ma non ero particolarmente triste, anzi. È stato un po' noioso a dire la verità, non vedevo l'ora di andarmene. Ho dato gli ultimi due esami in un'ora e mezza circa, avendo quattro ore di tempo. Il punto è che non puoi andartene una volta che hai finito, ma devi aspettare fino alla fine. Non sapevo più cosa fare. A volte mi chiedo perchè i professori facciano dei test così corti. 
Anche i diciotto anni sono passati, ma non è che abbia festeggiato più di tanto. Il compleanno non lo festeggio mai e poi dopo gli esami l'unica cosa che volevo fare era dormire. Volevo quasi organizzare un Nap Party. La famiglia e i miei amici però, hanno  preparato qualcosa per me. A cena abbiamo mangiato dei nachos e per dessert mi hanno fatto scegliere una torta dalla pasticceria, era buonissima tra l'altro. Poi ci sono stati i regali. Tra i più belli, i biglietti per il concerto dei Dirty Heads a giugno, una maglia dei Nirvana (sono ad un totale di tre adesso) e il diario originale di Kurt Cobain. È bellissimo, è scritto a mano e contiene tutti gli scarabocchi originali, la stesura delle canzoni, i pensieri e i dettagli di quello che succedeva tra i membri del gruppo. Capisci tante cose leggendolo. Poi da parte della famiglia, due braccialetti da aggiungere alla mia collezione, una maglia, e duecento dollari da spendere del mio negozio preferito. Shelby mi ha anche scritto una lettera divertentissima, che però non posterò per motivi di privacy. Tra i regali c'era anche il viaggio a Panama City, in Florida.
Panama City Beach è una delle spiagge più belle della Florida ed è nella Top 10 delle destinazioni più belle per lo Spring Break.
Siamo partiti sabato mattina, non troppo presto. Otto ragazze e tre macchine, ancora non me lo spiego, secondo me due bastavano. Ci abbiamo messo sei ore per arrivare, ma vi assicuro che sono volate, neanche me ne sono accorta, e no, non ho dormito tutto il tempo, solo per mezz'oretta. Ci siamo fermati due, tre volte lungo il tragitto per comprare qualche snack e per andare al bagno. Appena arrivati abbiamo notato subito degli edifici un po' particolari, tra cui una casa costruita al contrario. Abbiamo prenotato un appartamento sulla spiaggia in un edificio a 23 piani. Noi siamo al decimo ed ogni volta che usiamo la macchina ci tocca salire a spirale per dieci piani. Ad ogni modo è carinissimo, la piscina è una favola. Dopo aver fatto il check-in e aver posato i bagagli, siamo andate da Walmart a fare la spesa e poi dirette in spiaggia. Erano quasi le sei ormai però era ancora bello. Diciamo che qui in Florida non è raro vedere degli squali e quindi ogni volta che andiamo in acqua c'è sempre qualcuna che da l'allarme per scherzo. Kaylee ha iniziato a canticchiare la musichetta del "Lo Squalo". Per ora però, l'unica cosa che abbiam visto è stata una manta e una medusa. Tra l'altro qui ci sono le meduse grandi quanto un centesimo e le puoi trovare sulla riva, puoi anche prenderle in mano, non pungono. Un tipo fa "Ehi ragazze, raccogliete conchiglie?" e noi "No, meduse!". Quando cala la sera poi, un sacco di persone armati di torcia vanno alla ricerca di granchi. Mi sa che lo faremo anche noi uno di questi giorni. Durante il giorno, c'è una barca che puntualmente si piazza davanti al nostro resort e fa finta di sparare un cannone, sembra vero, la prima volta infatti ci siam prese un colpo. 
La vita notturna qua è fantastica. Tutti che ti salutano, macchine che ti suonano ogni due secondi, gente in piedi sui trucks, clubs, ah e poliziotti, tipo ovunque. Per la sera abbiamo comprato un pass del valore di 50 dollari, con cui puoi entrare in tre club diversi e ogni giorno c'è una serata a tema. Nei prossimi giorni c'è uno schiuma party e un paint party. Diciamo che conveniva perchè una singola entrata è 30 dollari e noi l'abbiamo già usato. 
Panama City è il posto giusto per divertirsi, non per rilassarsi. 

Rossella
























mercoledì 22 maggio 2013

St. Michael The Archangel: Graduation

Siamo nel periodo delle cerimonie di diploma, anche se questa dovrebbe essere l'ultima. Stavolta è toccato a Shelby e quindi la scuola era la mia, St. Michael The Archangel. Sì, qui i Senior, tra tutti gli altri i privilegi, finiscono pure la scuola prima, altro che in Italia dove ti ritrovi a luglio a sostenere la maturità. E quindi è da due settimane che lei, e tutti i miei amici si stanno godendo l'estate, mentre io sto facendo gli esami. 
Ad ogni modo, con la scusa che tutti i professori dovevano essere presenti alla cerimonia, ci hanno fatto uscire a mezzogiorno. Avevo poco tempo per tornare a casa, mangiare e prepararmi. Siamo partiti poco dopo l'una perchè il posto era un po' lontano. Anche stavolta l'evento si teneva all'arena, di Baton Rouge però. All'entrata ci separiamo e io e Jared prendiamo posto al livello superiore, visto che il pavimento era riservato ai genitori e agli studenti, o almeno così sarebbe dovuto essere. Troviamo anche i nonni poco prima dell'inizio. 
La cerimonia di per sè è stata  breve, sarà durata un'oretta, un'oretta e mezza. La procedura è sempre quella. I professori entrano facendo una breve processione e a seguire gli studenti. Inno nazionale, preghiera e i vari discorsi da parte della preside. Segue poi la consegna del diploma, che è durata poco per fortuna. In conclusione poi, gli studenti e i professori sfilano di nuovo verso l'uscita. A questo punto, tutti si alzano e incontrano il /la proprio/a figlio/a all'esterno, per scattare qualche foto e per il lancio del cappello, che io mi sono persa. Mi ero fermata a parlare con qualcuno e quando mi sono girata, Jared era sparito e io ero pure senza cellulare. Ma niente paura, non vado mai in panico in questi casi. Ho fatto i miei comodi, sono andata al bagno e con calma li ho aspettati fuori. 
Per pranzo siamo andati a mangiare da Lucy's, che per chi si fosse perso qualche post è uno dei miei ristoranti preferiti. Dopo aver consumato un buon toast vegetariano, erano più o meno le sei, sì lo so, qui gli orari sono sfasati, abbiamo mangiato alle quattro. Ad ogni modo, visto che eravamo in centro ed era venerdì, siamo andate al Live After Five! All'inizio non lo trovavamo perchè aveva cambiato location, che poi non di tanto, si erano spostati al prato dietro e infatti ci siamo arrivate ascoltando la musica. L'atmosfera era molto diversa dai live precedenti, si vedeva che è arrivata la primavera. Bambini che si divertivano nelle fontane, adulti che giocavano a frisbee, body painting e tanta gente. Una volta lì, la prima cosa che ho fatto è stata togliermi le scarpe col tacco e non le ho più rimesse. Siamo andate tranquillamente in giro scalze per tutta la città, che bel. 
A suonare c'erano i Mulligan Brothers, un gruppo folk/rock/Bluegrass e chi più ne ha più ne metta. Bravi ovviamente, come tutte le band che suonano al Live After Five, solo musica di qualità. Noi però siamo andate a farci un giro sul ponte lì vicino, dove passa il Mississipi.  Camminavamo tranquille ad un certo punto un tipo inizia a parlaci. Capelli lunghi, sulla quarantina e con la maglia dei Pink Floyd. "Hey are you following me? I keep on seeing y'all!" Lì per lì ci è venuto da ridere, poi però l'abbiamo visto almeno altre cinque volte nel corso della serata. Ci fa" Have you been to the tower already? You should go, it's so pretty" e allora andiamo visto che vedi giù tutto il panorama e neanche Shelby c'era mai stata . Poi aggiunge "by the way, y'all both look great". 
Dopo essere state sulla torre, torniamo al concerto e da lì in poi balliamo fino alla fine. Sembrava un pre-Bonnaroo dato che hanno suonato tutte canzoni di gruppi che saranno presenti al festival. Al momento del lancio delle magliette ne ho pure presa una. È bellissima, è viola con la scritta: Peace, Love and Boogie! 
Alla fine del concerto, siamo tornate a casa e io credo di essermi addormentata sul letto, il che non è male, sempre meglio del pavimento. Mia sorella invece è andata alla notte di Monte Carlo, una figata riservata solo ai Senior, che palle eh. Praticamente inizia alle 22 e finisce alle 5, e non puoi andartene, devi restare lì fino alla fine. Paghi una quota di ingresso, ti danno un certo numero di fiches e giochi tutta la notte cercando di vincere dei premi. Il bello è che è sponsorizzato dal casinò e quindi i Dealers e tutte le attrezzature sono vere. Oltre a giocare, puoi mangiare e ballare. In realtà, puoi portare un ospite, ma questo non può puntare, e allora che andavo a fare? I premi poi erano di alto valore. Shelby ha detto che si è fatta amico il dealer e quindi le è andata bene. Lei ha portato a casa una macchina del caffè dal valore di 100 e passa dollari, più una gift card e una chiavetta USB. Sofia ha vinto un ipad mini, Rachel una macchina fotografica subacquea e Kathryn una GoPro. Tra gli altri premi poi c'erano anche televisori al plasma e set per il College, utili per chi alloggerà al campus. Da noi non esiste niente del genere.

Rossella