The adventures of an exchange student

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giovedì 13 settembre 2012

Welcome to Baton Rouge!

Good morning Folks! 
Sono le 9.55 e ormai sono in piedi da qualche ora. Vi scrivo dal letto di casa mia, della nuova casa ovviamente. 

È stato un viaggio decisamente lungo, che tra scali e fusi vari sarà durato 30 ore. E in mezzo, a causa del continuo cambio di orario, ci saranno stati qualcosa come tre cene, due pranzi e qualche colazione. Sembrava un giorno infinito. 
Sono partita da casa più o meno verso l'una, per poi arrivare a Milano verso le 3.30. 6.45, ora del volo per Francoforte. È tempo di salutare tutti, veramente questa volta. 
10.40, volo per Chicago. Arrivo previsto alle 12.40, ora locale. Da lì, una volta superate le varie seccature legali, ritiriamo il bagaglio e iniziamo a smistarci, ognuno al proprio gate. Ancora non mi rendo conto di essere in America, se non fosse per i vari fast-food. Prendo il volo per Charlotte e una volta lì, quello per Baton Rouge. Ero convinta di aver sbagliato volo, ma a quanto pare non è così. 

All'aeroporto mi aspetta la mia famiglia e delle amiche di mia sorella. Subito mi accolgono con cartelloni e abbracci. Scattiamo le prime foto e poi ci dirigiamo al ritiro bagagli. Non potete capire quanto ero sollevata quando ho visto arrivare la mia valigia, pensavo l'avessero caricata su un altro volo dato che mi sembrava di vedere bagagli simili sugli altri aerei affianco al mio. E invece no. 
Usciamo dall'aeroporto e io salgo in macchina con mia sorella e le sue amiche, che mi portano a fare un piccolo giro turistico e a scattare qualche foto davanti ai cartelli. Abbiamo tutte più o meno la stessa età, iniziamo a parlare di tutto, mi raccontano della scuola, delle feste locali e mi chiedono di parlare in italiano. Poi parliamo di celebrità e di ragazzi, il tutto con Eminem "di sottofondo", anche se non è la parola giusta. La musica era altissima. Iniziamo a rappare, ridiamo, scherziamo. Già mi sono simpatiche. Tra una canzone e l'altra, arriviamo a casa. Bellissima. La classica villetta americana. 
Dentro mi aspettano i miei genitori e una pizza vegetariana degna della mia approvazione. Anche se dopo essermi mangiata una buonissima treccia da Starbucks, non avevo molta fame. 

Mi fanno conoscere la casa che è davvero grande e poi si preoccupano che io abbia tutto quello che mi serve. I genitori sono fantastici, mi trattano come se fossi una loro figlia. Mi sento a casa qui. 

È incredibile quante cose possano cambiare in un giorno, casa, famiglia, e ora mi ritrovo qui, nella mia stanza, su un letto enorme e un cane adorabile che dorme sul pavimento.  Ora non resta che vedere cosa succede, ma questo mi sembra già un buon inzio!

Rossella

Foto dall'aereo per Charlotte. Posto centrale vicino al finestrino, ergo, ala in mezzo alle  scatole nella foto.









2 commenti:

  1. Rossella forse solo tu non cambierai famiglia ormai Carola e Nicola hanno già cambiato... Tu negli States noi a Filosofia in questo momento tienici aggiornati sulle foto della tua scuola ! E della tua villa, con piscina immagino in America tanto la hanno tutti ;)
    Good Luck Rose !

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    1. ahahah presto posto anche quelle foto! eh no! non ho la piscina, ma qui è bellissimo lo stesso, però conosco qualcuno che ce l'ha!

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