The adventures of an exchange student

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mercoledì 16 gennaio 2013

Patience

Piove, da giorni ormai. O forse dovrei dire da settimane. Devo ancora vedere il sole quest'anno. Piove, smette e poi riprende. È freddo e tutto bagnato. I fiumi straripano, i laghi sono più pieni del solito e l'erba si vede a tratti, in mezzo alle enormi pozzanghere. Un sacco di allenamenti sono stati sospesi, e diciamo che un po' di pietà la si prova quando vedi le ragazze di softball che si allenano al freddo, mentre tu sei in macchina con l'aria calda. Che poi freddo, non lo è poi così tanto, il punto è che non indossano vestiti invernali e quindi ovviamente si ha freddo con una semplice maglietta a maniche lunghe. Oggi hanno annunciato che c'è un 30% di probabilità che nevichi, e anche se non attacca, significherebbe niente scuola visto che qui non sono per niente preparati, un po' come a Roma. E quindi diciamo che un po' tutti si sono messi a pregare su Facebook. 
Succede poi che, di tanto in tanto, arriva qualche tornado, come settimana scorsa. In effetti c'era qualcosa che non andava sin dal mattino. Il cielo era giallo, c'era una luce stranissima. Poi è diventato arancione, poi rosso, poi verdino, ed infine nero. Notte, buio totale. A scuola ci hanno dato l'allarme verso le 7.55, mentre il meteo lo prevedeva per le 8.45. Abbiamo seguito le procedure di sicurezza, siamo usciti dalla classe e ci siamo seduti contro gli armadietti, e poi abbiamo aspettato. Aspettato per quasi un'ora che questo tornado si facesse vedere. Ma a quanto pare era timido o burlone, a scelta. Siamo rimasti seduti senza far niente. Gli insegnanti cercavano di intrattenerci con qualche gioco, ma io ho preferito dormire. C'è da dire che qui sono abituati, sono quasi contenti così si salta scuola, un po' come la neve da noi. Sentivo i compagni di classe che dicevano qualcosa come "spero di non aver lasciato le finestre aperte stamattina!" Ad ogni modo poi le lezioni sono riprese normalmente e la pioggia ha continuato a scendere fino a oggi, in teoria domani dovrebbe smettere. Speriamo.

Piccola chicca: vi ricordate quel dipinto che avevo fatto per il progetto di arte e che poi è stato esposto a scuola? (sì, sempre quello) Apparentemente sabato era in esposizione al centro commerciale, senza che la scuola ci dicesse niente. Il bello è che ero lì e non l'ho nemmeno visto, giusto per farvi capire quanto è grande quel posto. A scuola poi alcuni mi hanno detto di averlo visto. Si sta facendo un bel giretto. 

Rossella

 





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