The adventures of an exchange student

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martedì 25 giugno 2013

House of Blues: Dirty Heads' concert

Aspettavo da tanto il concerto dei Dirty Heads. Un mese fa circa, erano venuti al Varsity, un famoso club qui a Baton Rouge. Un mese fa però, non avevo l'età per entrarci, immaginatevi la mia delusione. Stavamo già pensando mille scuse per convincere i bodyguard a farci entrare. Se fosse stato a New Orleans non sarebbe stato un problema, l'ultima volta gli avevo detto che ero italiana e che quindi non avevo un documento americano, ma che comunque avevo diciotto anni, e mi hanno creduto senza esitazioni. Troppo facile. 
Baton Rouge però è diverso. L'unica soluzione sarebbe stata usare il documento di qualcun altro, cosa che non abbiam fatto. La stessa sera del concerto, girovagando (per il mondo, la mia sfera lancerò, momento nerd, ora la smetto) sul sito ufficiale abbiamo scoperto che sarebbero ritornati in Louisiana per il Cabin By The Sea Tour con special guest gli Expendables, a New Orleans questa volta. Dopo un primo momento di esaltazione in cui avremo saltato sul letto per tipo venti minuti, ci siamo organizzate per andarci. Abbiamo convertito Kaylee e Amanda che ora pure loro ascoltano i Dirty Heads. I biglietti sono stati un regalo di Shelby per il mio compleanno. Adesso che ho diciotto anni posso entrare ovunque. 
Il concerto si è svolto alla House of Blues, un posto bellissimo, situato nel cuore del quartiere francese. Era proprio come me l'aspettavo, un luogo piccolo e intimo dove le band sono a stretto contatto con le persone. Ero vicinissima al palco, attaccata oserei dire. Poi l'edificio in sè è carinissimo, si trova in un vicoletto tutto decorato con luci e quadri, e all'entrata, la statua dei Blues Brothers. Il sito dice che all'interno ci siano 298 pezzi di arte popolare e che il luogo stesso sia la casa della più grande collezione di arte popolare di tutto il paese. 
Prima dei Dirty Heads c'erano altre tre band, di cui una gli Expendables e le altre non le conoscevo, probabilmente non sono tanto conosciute. La prima non mi ricordo neanche il nome, mentre la seconda era Big B. Comunque tutti bravi, neanche a dirlo. Il concerto degli Expendables è stato molto bello, però alla fine eravamo tutti lì per i Dirty Heads. Poi finalmente, quando ormai tutti urlavano il loro nome, il concerto è iniziato. Erano vicinissimi! Hanno suonato per circa due ore, facendoci ballare a ritmo di reggae e rap. Hanno fatto pure il bis. 
A fine concerto, siamo andate al piano di sopra dove vendevano il merchandise, visto che Kaylee e Amanda volevano comprarsi la maglia e il cd autografato, ora sono delle vere fan. Tra la gente, c'era un tipo con la maglia dei Twenty One Pilots a cui ho detto che li avevo appena visti live e lui mi fa "anch'io, a Bonnaroo". A quel punto gli ho mostrato il braccialetto e ci siamo esaltati entrambi. Poi ha chiamato il suo amico"ohi, c'è gente da Bonnaroo qui!". Mi ha detto che era il quarto anno di fila che ci andavano, quindi ho dovuto chiederli com'erano i Red Hot Chili Peppers l'anno scorso, per poi scoprire che erano anche loro al concerto in ottobre. Prima di tornare a casa poi, ci siamo fermati a mangiare qualcosa in un bar lì vicino. 

Rossella





Big B

The Expendables




Dirty Heads




















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