The adventures of an exchange student

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domenica 4 novembre 2012

LSU Tailgating

È venerdì. Finalmente aggiungo. 
C'è il sole, è una bella giornata. Di quelle da t-shirt e shorts intendo. 
Esco da scuola e mi dirigo verso la macchina, fermandomi a parlare con Kyle, che ormai è un'abitudine. Aspetto Shelby mentre lui aspetta sua sorella. Ci raggiungono anche Erin, Rachel e Rob. Dopo più o meno venti minuti, i professori ci ripetono la stessa cosa di ogni giorno, dobbiamo andarcene e liberare il parcheggio. Tutti a casa nostra, che ultimamente capita spesso di avere gente a casa dopo scuola. Mi hanno fatto fare il mio primo giro nel truck, nel cassone dietro intendo. Erano sconvolti quando ho detto che era la prima volta. "Salta su" dice Kyle. Non so se sia legale o meno, ma è fighissimo. In curva poi o andando a slalom. 
La sera poi, c'era l'ultima partita di football della stagione, alla quale non siamo andate. Si ce la siamo perse, volontariamente. Al suo posto ho fatto un tattoo a Shelby, che come me ne vuole uno. Mamme preparatevi. Abbiamo anche acceso un fuoco e cotto i marshmallow, con la Nutella e i crackers.
Sabato, c'era la partita dell' LSU Tigers, il College Football. Sono stata al mio primo Tailgating. Il Tailgating, è ciò che precede la partita. È una festa per tutta la zona dell'LSU, che è un paese praticamente. Sostanzialmente "se beve e se magna", come si dice dalle mie parti. Qui è una cosa serissima. Lungo la strada ci sono i capannoni, quelli dei ragazzi del College o quelli delle famiglie. Spendono un sacco di soldi per questo. In genere si mettono d'accordo in tanti e portano decine di frigoriferi per le bibite, cibo, musica, casse, tv e altro ancora. Ah e Beer Pong, tipo per strada. Anche i locali hanno i colori della squadra, viole e giallo. Le persone sono tutte vestite di quei colori e sono pazze. Non avevo niente di quei colori e quindi mi sono vestita normalissima, ma va bene, l'importante è non indossare il rosso, che se no ti sparano (il rosso è il colore dell'Alabama, la squadra rivale, ndr).
È fantastico. Concerti in giro per la strada, cinquantenni ubriachi che ballano Gangnam Style e gente  esaltata che ti dal cinque a caso. 
Dopo aver fatto un giro, raggiungiamo Celia e altri della scuola, dove ci aspetta un capannone con bibite, cibo e cookies, per la mia felicità. 
La sera poi, tutta la famiglia è a casa di Julia, per vedere la partita. Lo dico subito, abbiamo perso, ma è stata una bella partita. Sto finalmente capendo il football, ho pure esultato per i touchdown e ci sono rimasta male quando l'Alabama ha vinto all'ultimo. Era un casino assurdo di gente che urlava, l'ho detto che qui è una cosa seria, è un po' come il calcio da noi. Mi hanno anche regalato il cappello dell'LSU, così so cosa mettere la prossima volta. 
Domenica siamo andate a messa, per la seconda volta in una settimana, dato che giovedì ne abbiamo avuta una a scuola. Ma che brave che siamo. Ad ogni modo il pomeriggio (e la mattina) ho studiato, perdendomi un pizza party e dello shopping al centro commerciale. L'unica contenta sarà la mia carta di credito. Quando Shelby è tornata, mi ha fatto vedere i suoi acquisti, tra cui una maglia di Kurt Cobain. Dobbiamo assolutamente tornare in settimana alla Louisiana mall. Intanto mi aspetta una settimana piena di test, che devono andare bene questa volta, e poi le tanto attese elezioni. Chi vincerà?

Rossella

Un giretto nel truck

                       Tattoo



Tailgating





L'acquisto di Shelby








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