The adventures of an exchange student

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lunedì 11 marzo 2013

Sweet Alabama

A volte capita che la vita ti volti le spalle, capita altre volte invece, che la vita ti offra una seconda opportunità, come quella di risposarsi per esempio. E allora sei disposta a tutto, a trasferirti in un altro stato e ricominciare da capo. 
Yndra ha avuto questa opportunità. È felice, e al momento, solo duecento miglia la separano da quel matrimonio in Alabama. Siamo tutti invitati. Prenotiamo un albergo, prepariamo i bagagli per un weekend e partiamo verso le 11.00 di sabato mattina. Il ricevimento è alle 16.00, e noi arriviamo a Mobile giusto in tempo per depositare le valigie in hotel e cambiarci. 
L'albergo è carino, ha una bella hall e dei corridoi che inevitabilmente mi ricordano quelli di Shining, come ogni volta. In più, è ad un minuto di distanza dalla chiesa. Pensavamo di essere in ritardo, invece una volta arrivati ci rendiamo conto che mancano ancora tanti invitati, anche se poi la chiesa non si riempirà più di tanto. La cerimonia è piuttosto intima, poche persone, solo parenti e amici stretti. Aspettiamo per poco, lo sposo arriva e subito dopo la sposa, senza farsi troppo attendere. Spalancano i portoni, parte la marcia nuziale e Yndra fa il suo ingresso accompagnata da Sofia. La messa è quella classica protestante, anche se non ho notato parecchie differenze con quella cattolica, se non fosse per il fatto che il prete era una donna. Finita la messa, ci spostiamo nella stanza accanto, così, senza neanche lanciare il riso. Il cibo è a buffet ed è più uno snack, non ci si ingozza come da copione. Non fino al momento del taglio della torta se non altro, buonissima fra il resto. 
La serata poi continua con il classico lancio del buchet e le foto di gruppo. Mi aspettavo un matrimonio molto più lungo, invece tra la messa e il ricevimento sarà durato massimo un paio d'ore.
Prima di ritornare in albergo però, Jim mi fa vedere il George Wallace tunnel, che collega il centro della città con Mobile Bay e dove tira un vento pazzesco, permettendoci di interpretare Jack e Rose. La serata la passiamo nell'albergo dove Sofia e la sua famiglia dormono. Veramente un bell'hotel, con tanto di musica live. Il tipo che cantava sembrava un po' il mio professore di religione, però era bravo. All'inizio non c'era nessuno, poi io e Shelby abbiamo iniziato a ballare non accorgendoci che ad uno dei tavoli c'era proprio un gruppo di danza, che probabilmente era appena tornato da una gara visto com'erano vestiti. A quel punto vengono vicino a noi e improvvisano una coreografia. Il tizio era contentissimo e dopo lo show ci ha detto che non gli era mai successo niente del genere in tre anni. 
Poi ci siamo spostati nel bar affianco, dove il proprietario ha fatto uno strappo alla regola e ci ha lasciato entrare. In realtà tutta la famiglia di Sofia era lì e stavano pagando troppo per cacciarci. Abbiamo passato il tempo con i cugini, che vengono un po' da tutta l'America, Chicago, Miami e North Carolina. Ho mangiato i nachos più buoni che abbia mai mangiato, just saying. Ad una certa ora, Rachel e Kathryn ci hanno riaccompagnate in albergo. 
La mattina, siamo andati a fare colazione alla Waffle House, dove ho mangiato due Chocolate Chip Waffle, approfittando del fatto che non avrei mangiato fino a cena. 
Prima di andarcene, siamo passati a salutare un vecchio amico di famiglia che lavora e studia al'università di Mobile, in Alabama. Qui le università sono dei villaggi enormi, dei paesi praticamente, con tanto di guardie all'entrata e all'uscita. C'è tutto dentro, anche se non è grande quanto LSU, quella si che è enorme. 
Verso le 12.00 poi siamo ritornati a Baton Rouge.

Rossella







































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