The adventures of an exchange student

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mercoledì 26 dicembre 2012

Santa Claus came to town

Merry Christmas everybody! 
Questo è stato il Natale più caldo che abbia mai passato, credo fossero 22°C. Ora però, a quanto pare sembra stia arrivando una tempesta o un tornado (a scelta) di cui nessuno sembra preoccuparsi. L'unica cosa certa è che porterà con sè il freddo e quindi mi toccherà tirare fuori il cappotto. Quale tragedia. 
Ad ogni modo, so che una domanda vi sorge spontanea adesso: com'è questo Natale americano?! Il Natale americano è sostanzialmente come quello italiano, è la festa della famiglia. Di base è quello il principio, poi cambia il cibo. 
Il giorno della vigilia siamo andati a messa. Non potete immaginare quanta gente c'era, non si respirava lì dentro. Ah e ovviamente siamo stati in piedi tutto il tempo, ma questo è un classico. Mi sorprende che non mi sia sentita male, un sacco di persone continuavano a entrare e uscire per prendere una boccata d'aria. Non era di certo la messa solenne italiana di mezzanotte, ma più un qualcosa di divertente. Il prete, più che fare una predica ha intrattenuto il "pubblico" con aneddoti e battute varie; il momento della particola sembrava più un traffico di qualcosa di poco legale: ce l'hai?! l'hai presa?! Incredibile quante persone se ne siano andate dopo averla ricevuta pur di non aspettare che la ricevessero tutti gli altri. Però alla fine non è durata tanto, non mi è sembrato per lo meno, sarà che tra l'essere arrivati tardi e aver saltato la classica predica, il tempo è passato più velocemente. 
Una volta finita la messa, siamo andati a casa degli ex vicini, gli amici di infanzia praticamente. Vengono dalla Croazia e quindi ci siamo trovati tra europei a mangiare un po' di cajun food. Tra torte e cibi classici della Louisiana mi sa che qui bisogna tornare a correre. È stata una bella serata in compagnia però; le ragazze avevano uno o due anni in più, mentre i bambini erano adorabili. 
Dopo esserci scambiati gli auguri di Buon Natale, siamo tornati a casa e abbiamo iniziato ad aprire i regali. Qui si aprono un po' la sera prima, poi la mattina Babbo Natale passa e ne lascia di nuovi. Come usanza gli si fa trovare dei cookies, altro che sale e farina per l'asinello. Innanzitutto, lasciatemi spendere due parole sulla quantità, mai avuti così tanti regali. Credo di aver capito però che sia una caratteristica americana, anche gli altri exchange students sono rimasti sorpresi. Di solito in Italia sono uno o due, qui il numero è veramente alto. E le confezioni poi sono carinissime, quasi non vuoi aprirle per non rovinarle. 
Per prima cosa ho dato il mio regalo a Shelby, the "Blood Sugar Sex Magik" cd che voleva tanto. A Jared ho regalato due maglie; al papà un libro che riassume e analizza tutti i film di James Bond, che a lui piacciono. Alla mamma invece, un ricettario vuoto dove all'interno scriveremo tutte le ricette che cucinerò qui durante l'anno, ho già scritto qualche pagina e attaccato qualche foto prima di regalarglielo. I miei regali erano tutti fantastici. Shelby ha fatto diecimila pacchetti, sembravano infiniti, in più li ha impacchettati con mille strati! Da lei ho ricevuto un eyeliner/mascara nero con i brillantini, un paio di orecchini, un ciondolo con la volkswagen e sul retro "Let it be", un cd dei Doors (yay) e la maglia dei Nirvana! Jared mi ha regalato una felpa e una maglia dell'LSU, che è la squadra di football e l'università, alla quale ormai mi sembra di essere già iscritta con tutti i vari gadget che ho.  Poi sono arrivati regali anche dai parenti in Georgia, che mi hanno regalato una di quelle borsette comode per viaggiare. Da Jim e Stephanie ho ricevuto una valanga di cose, due pigiami, delle ciabatte carinissime, una sciarpa 100% cashmere. Poi è arrivato il momento di aprire i pacchi enormi. All'interno c'erano un cuscino e una coperta personalizzata con su scritto il mio nome e l'anno 2012. È morbidissima ed è perfetta per me che uso sempre la coperta, non importa quanti gradi siano. Una volta finito di scartare tutti i regali, sembrava fosse passato il camion della carta in soggiorno!
Il giorno dopo, ci siamo svegliati presto per aprire il resto dei regali con i parenti italiani.  Per prima cosa ho aperto il regalo che i miei genitori americani hanno fatto a mia mamma, una specie di piatto girevole della Louisiana, molto cool. Io, Jared e Shelby abbiamo trovato una calza a testa e nella mia c'erano cioccolatini, set per manicure e pedicure, dolci vari e bibite, la Nutella, calzini e in più due pacchetti che mi hanno fatto aprire dopo il grande pacco. Il grande pacco era in realtà uno scherzo, il regalo infatti non era poi così grande, non di misure perlomeno. All'interno c'era l'ipod touch, quello nuovo. Non me l'aspettavo proprio onestamente. Il colore è bellissimo. Poi mi hanno fatto aprire i due regali che avevo messo da parte, che contenevano un braccialetto che ho aggiunto alla mia collezione e 15 dollari da spendere su itunes, il che spiega perchè me lo abbiano fatto aprire per ultimo. 
Finito di aprire gli ultimi pacchetti, abbiamo preso la macchina e siamo andati dai nonni. Abbiamo mangiato e abbiamo aperto i regali, si ancora! I nonni hanno ricevuto una nuova tv mentre a me hanno regalato una sciarpa. Dopo qualche ora, siamo andati a casa dell'altro nonno, dove ci aspettavano tutti gli altri parenti. Ho potuto rivedere i cugini, che tra l'altro mi hanno regalato un braccialetto (giuro, questo è l'ultimo). Inutile dire che abbiamo mangiato ancora, c'erano dei dolci buonissimi. Ho aperto anche il secondo Pandoro, ma ovviamente con tutto quel cibo ne avremmo mangiato solo metà. Dopo aver passato un po' di tempo con i parenti, in realtà trovarsi con i cugini è una scusa per andare a farsi un giro. E quindi abbiamo preso la macchina e siamo andati alla ricerca di un posto aperto il giorno di Natale. Siamo finiti da Burger King, giusto perchè non eravamo completamente sazi!  
Buon Natale gente!

Rossella





























1 commento:

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    Feliz 2013
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